C’è un’isola canaria, tra le principali 7, che ti regala emozioni uniche e buena vibra appena metti piede sull’asfalto.
Di quale isola sto parlando?

Di Lanzarote, il perfetto connubio per chi predilige il relax e la tranquillità della vita da spiaggia ma allo stesso tempo non vuole precludersi interessanti visite alle innumerevoli bellezze naturali che questo piccolo e sperduto territorio offre.
In questo articolo potrai assaporare i colori, le bellezze e i contrasti che Lanzarote offre. Ti consiglierò cosa vedere assolutamente nell’isola dichiarata Geoparco dall’UNESCO nel 2015, senza stress e in meno di una settimana.
Paesaggi lunari insoliti, vulcani, rocce e spiagge incontaminate, villaggi pittoreschi e un clima meraviglioso. Un’isola dove la lava vulcanica si fonde con il mare. Lanzarote è la fuga perfetta dalla terraferma. Si può raggiungere in aereo con voli internazionali oppure in traghetto o in aereo dalle altre isole canarie.
Ma cosa vedere a Lanzarote in meno di una settimana?
Innanzitutto ti consiglio di acquistare i ticket online per le attrazioni turistiche che necessitano di biglietto d’entrata. Io ho acquistato da questo sito: https://www.tomaticket.es/entradas/lanzarote
C’è la possibilità di acquistare diverse offerte, in base al numero di attrazioni che si vogliono vedere.
Con il ticket online potrai risparmiare e gestire tutto velocemente, inoltre potrai saltare la fila in alcuni punti d’attrazione (tranne al Timanfaya).
Iniziamo!
1) Montañas del Fuego – Timanfaya National Park
Il Timanfaya è l’unico Parco Nazionale della rete spagnola dal carattere geologico ed è il risultato di eruzioni vulcaniche avvenute tra il 1700 e il 1800. L’assenza di vegetazione, l’estrema rugosità delle forme, la varietà dei colori, le sagome dei vulcani e la costa ripida conferiscono a Timanfaya una straordinaria bellezza. Sa tanto di paesaggio lunare, molto caratteristico e suggestivo.



Tra miti e leggende nasce uno dei simboli di Lanzarote: Il Diavolo del Timanfaya.
La zona del Parco è un’area protetta e non si può arrivare in macchina ma solo in autobus turistico coperto che ti farà fare un giro interno, per immergerti completamente. L’audio guida è in 3 lingue: spagnolo, inglese e tedesco. Non si può scendere dal bus ma di tanto in tanto l’autista si ferma per concedere delle foto ai turisti. In alcuni punti è veramente impressionante il segno che hanno lasciato le varie eruzioni.


Alla fine dei 30 minuti di giro in bus, tornando al punto di partenza, potrai assistere alla dimostrazione della prova del calore delle rocce in profondità mediante un pozzo e l’immissione di acqua che viene vaporizzata immediatamente dal calore e lanciata subito fuori, tipo effetto geyser.


Inoltre, l’unico ristorante presente lì cuoce la carne su una griglia ubicata sopra un pozzo dove risale calore sufficiente per la cottura. Il ristorante è abbastanza turistico.

Consiglio utile: Come ti anticipavo prima, qui non è possibile saltare la coda pur avendo comprato online i biglietti. Bisogna mettersi in coda prima in macchina per arrivare al parcheggio del Parco e successivamente in coda per salire sul bus.
Tieni conto che il giro ti occuperà un’intera mattinata, ti conviene arrivare ad un orario consono così da poter gestire tutto in tranquillità. Il Parco chiude alle 15:00.
2) Cueva de Los Verdes
Probabilmente sono pochi i luoghi che concentrano tanti punti di interesse per il patrimonio culturale e naturale di Lanzarote come la Cueva de los Verdes, una grotta dall’aura mitologica, ricca di leggenda e di elementi paesaggistici di straordinaria bellezza.
Formatosi in seguito all’attività eruttiva del vulcano Corona, è una delle meraviglie nascoste nelle viscere di Lanzarote. Nel XVI e XVII secolo fu utilizzato come nascondiglio per la popolazione contro gli attacchi e le invasioni dei pirati provenienti dal Nord Africa, ma fu a partire dal XIX secolo che divenne una meta obbligata per i viaggiatori europei, gli studiosi e gli scienziati affascinati da questa formazione vulcanica unica. Si dice che il suo nome derivi dal cognome di una famiglia che allevava il bestiame nella zona circostante.


La gamma cromatica dei colori ocra, grigio, nero e rossastro regna in questo paradiso delle tenebre e si fonde con l’effetto della luce per creare paesaggi grotteschi e spettacolari strutture rocciose che sorprendono il visitatore, perché entrare nella Cueva de los Verdes è, senza dubbio, un viaggio imperdibile e suggestivo.
Informazioni: Il giro all’interno delle grotte dura 50 minuti. La guida spiega in spagnolo e subito dopo traduce in inglese. Il percorso è consigliato anche per bambini. Inizialmente sembra di entrare in una caverna buia e poco consigliata per chi soffre leggermente di claustrofobia, invece, subito dopo dimentichi completamente di dove ti trovi e ti godi lo spettacolo. Gli spazi sono ampi e si respira senza problemi. La temperatura interna si aggira sui 18°.


La cosa particolare è che all’interno della grotta si svolgono anche concerti di musica di vario genere per l’ottima acustica dovuta alla porosità della lava. Inoltre, l’illuminazione accurata e la vicinanza dello spettatore al palcoscenico, trasformano ogni spettacolo in un incontro stimolante tra arte e natura.

Prima di uscire dalla Cueva assisterai ad una sorpresa di cui non posso anticiparti nulla, è una promessa 🙂
3) Jameos del Agua
Poco distante da la Cueva de Los Verdes potrai ammirare un posto magico e molto suggestivo. Un lago naturale, all’interno della caverna, rimane leggermente illuminato dal sole ed è la dimora di una specie di granchio albino unico al mondo. Sono presenti una caffetteria e un ristorante all’interno della grotta e diventano una sosta obbligata dopo una visita guidata e per ammirare la bellezza della location con più calma.



Ideato dall’artista César Manrique, Los Jameos del Agua riuniscono il rispetto per l’habitat dei piccoli granchi alle attività culturali. Accanto alla grotta che ospita queste creature c’è un giardino di palme con un lago artificiale e un museo dedicato ai vulcani che offre varie attività interattive. Inoltre, un auditorium costruito nella propria caverna e che sfrutta la sonorità della grotta vulcanica ospita tutti i tipi di concerti ed eventi in un paesaggio unico.

4) Lago Verde – El Golfo
Sulla costa sud-occidentale di Lanzarote, nel comune di Yaiza, si trova il Lago Verde, conosciuto anche come Charco de los Clicos.
Charco de los Clicos è un lago verde formatosi nel cratere di un antico vulcano, il cui colore è dovuto alle alghe che crescono al suo interno. Dopo le eruzioni del 1700, il cratere del vulcano si allagò, formando così la laguna verde. Ancora oggi il lago è collegato attraverso il sottosuolo con l’oceano, che mantiene vive le sue acque.

Il colore verde della laguna è in grande contrasto con il blu intenso dell’oceano e l’intero paesaggio, con rocce vulcaniche sullo sfondo, offre una vista unica. El Golfo è stato dichiarato riserva naturale e quindi ora è vietato nuotare nel lago, infatti non è possibile raggiungere la zona.
Informazioni utili: Una volta che sei lì ti consiglio un giro per El Golfo, ricco di ristorantini sul mare. Inoltre, potrai fare tante foto e scattare tanti selfie dall’alto e catturare sia il lago che l’oceano (come puoi vedere in basso).


5) I vigneti di Lanzarote
Quelli di La Geria a Lanzarote sono i vigneti più insoliti del mondo. La Geria si trova alla pendici del Timanfaya e per diversi anni ha subito le eruzioni del vulcano che ha distrutto interi terreni. Ma i vigneron canari tenaci e ingegnosi hanno scavato delle buche a forma di cono rovesciato per andare a cercare il terreno fertile rimasto coperto da circa 2 metri di lava.


A quella profondità viene piantata la vite con le radici che affondano nel terreno fertile. Si aggiungono, poi, i picon, sassolini neri di pietra lavica porosa che sono in grado di trattenere l’umidità della notte per rilasciarla nel terreno durante il giorno. In superficie i canari hanno costruito un muretto di pietre a mezza luna per riparare le piante dai forti venti ed eventuali piogge durante tutto l’anno.


Se vorrai non solo ammirare ma anche gustare il prodotto di quello che stai vedendo, dovrai andare in una delle cantine (o Bodega del vino) che si trovano disseminate per l’isola (ne troverai anche solo girando con l’auto) ad assaggiare il risultato finale.
El Grifo è la cantina che amo di più in assoluto. In cantina potrai assaggiare diverse tipologie di vino e accompagnare il tutto con del cibo sfizioso.

Consiglio utile: verifica gli orari delle varie cantine perché solitamente restano aperte fino al primo pomeriggio.
6) La Palma piegata
Esiste una Palmera inclinada molto particolare. Una location non molto facile da raggiungere ma molto instagrammabile per chi è alla ricerca di qualcosa di originale rispetto ai soliti posti consigliati su internet.

Trovarla è un’impresa ma anche salirci non è proprio una passeggiata 🙂
7) Haría
Haría è un piccolo paese completamente bianco (come tutta l’isola) e ricco di palme.
Qui troverai la Casa-Museo César Manrique (1919-1992) pittore, scultore, architetto e artista multidisciplinare. Manrique è il punto di riferimento dell’arte moderna delle Canarie. È stato un pioniere dell’ecologismo infatti è stato insignito del Premio Mondiale per l’Ecologia e il Turismo nel 1978.
Qui potrai trovare anche un mirador molto bello da cui potrai scorgere Playa de Famara (quella dei surfisti) e a poca distanza La Graciosa e le isole minori.


8) Jardín de Cactus
Il Giardino dei Cactus è stato realizzato da César Manrique, il grande artista canario che ha lasciato la sua firma indelebile in tutte le isole.


Il Giardino si trova a Guatiza, nel comune di Teguise, in uno spazio agricolo caratterizzato dalle estese piantagioni di cactus destinate alla coltivazione della cocciniglia. Qui si coltivano 1.400 specie di cactus perfettamente classificati. Il complesso è presieduto da un mulino a vento anticamente impiegato nella macina del mais e oggi funzionante a fini didattici.


Oltre alle specie nel giardino, troverai un’infinità di cactus sull’Isola, di qualsiasi dimensione, forma e colore.
9) Teguise


Già che sei nei paraggi ti consiglio di fare un salto a Teguise, un grazioso paese nel centro dell’isola che di domenica, grazie al mercato, attira molti turisti e local.
Ti consiglio di fermarti nei localini caratteristici del centro e fare aperitivo con prodotti tipici spagnoli 😉


10) Charco del Palo
Charco del Palo è un piccolo villaggio di vacanze naturiste sulla costa nord-orientale di Lanzarote. Negli anni ’70 sorgeva la prima spiaggia naturista “ufficiale” delle Isole Canarie in questo luogo e il villaggio ha conservato, fino ad ora, il suo carattere di un piccolo e accogliente villaggio di vacanze lontano dal turismo di massa.
È una località piccola e residenziale, prevalentemente frequentata da turisti tedeschi e inglesi. La caratteristica di questo villaggetto è che la gente gira per strada completamente nuda.
Quindi se ci vai o ci capiti per caso, sappilo! 🙂
Oltre a questa “curiosità”, a Charco del Palo ci sono anche delle piscine naturali, molto particolari.
11) Arrecife
Arrecife conta circa 55 mila abitanti, è il capoluogo di Lanzarote e anche la città più grande dell’isola.
Charco de San Ginés è un angolo suggestivo di Arrecife. Le barche dei pescatori, le casette bianche e i locali caratteristici che si affacciano su un tratto di mare chiuso e riparato offrono uno spettacolo unico, ideale soprattutto per un aperitivo al tramonto.
Secondo me è l’angolo più particolare di Arrecife.


Il Castillo de San Gabriel, invece, si trova su una piccola isola chiamata Islote de los Ingleses, ed è raggiungibile sia con un mezzo di trasporto che a piedi da una via pedonale che passa da Puente de las Bolas (Ponte delle Sfere), un piccolo ponte levatoio con due palle di cannone in cima ai suoi pilastri.


Il castello è stato dichiarato Monumento Storico Nazionale nel 1972 e ospita un piccolo museo etnografico.
12) La Graciosa
È una delle Isole Canarie minori. Incontaminata e spettacolare, è ideale per staccare la spina e ricaricare le batterie. Poche attività turistiche, solo tante spiagge e tanto mare. Si raggiunge da Lanzarote, potrai prendere il traghetto da Orzola e in circa 25 minuti arriverai nell’isola selvaggia e incontaminata.


Ti consiglio di partire in mattinata per poter girare l’isola con calma oppure pernottare lì.
A mio parere non conviene noleggiare la bici perché non tutte le spiagge sono raggiungibili con il mezzo e c’è una strada ciclabile solo in una parte dell’isola.



Spiagge
Ti consiglio alcune molto belle e particolari:
- Playa de Famara
- Playa Blanca
- Playa Honda
- De Mujeres
- Papagayo

E poi c’è ancora molto altro da vedere a Lanzarote.


Questi sono piccoli assaggi fotografici


E la movida?
L’età media a Lanzarote, per quello che ho visto io, è abbastanza alta.
Se cerchi più movida che natura non credo sia la location giusta per te.
Se, invece, sei alla ricerca di qualche zona per bere o mangiare qualcosa dopo una giornata in “trasferta”, allora ti consiglio Puerto del Carmen (la zona più viva nel pomeriggio/sera) e Costa Teguise anche se qui l’età media è abbastanza alta. Puoi trovare vari ristoranti, pub e pizzerie con karaoke e musica in cui gli over 60 si sbizzarriscono e si divertono tanto.
Potrai muoverti tranquillamente per tutta l’isola perché non è grandissima.
Informazioni utili: Ti consiglio di noleggiare un’auto per spostarti con facilità (poiché le strade sono curate e comode) ma soprattutto non conviene stare dietro agli orari degli autobus di linea altrimenti non riuscirai a vedere granché e ti stresserai parecchio!
Quindi Lanzarote sarà tra le tue prossime mete?
A mio parere Lanzarote è spettacolare e dev’essere vista!
Ti consiglio di guardare i miei post di Instagram https://www.instagram.com/filrougefm22/ per scoprire tante location instagrammabili che si prestano benissimo e meritano di essere viste.
Se invece vuoi saperne di più sulle Canarie dai un’occhiata a questo articolo 😉 Isole Canarie: 10 curiosità e consigli per viaggiare in pandemia